TURISMO
Emiliano a Canale 5: 'Prenotate le vacanze in Puglia'
Il presidente della Regione Puglia, ospite a 'Pomeriggio Cinque' condotto da Barbara D'Urso espone il suo programma per l'utilizzo dei 920 chilometri di costa della Puglia. Il collegamento si è svolto da Lido Morelli
Fasano – Il presidente delle Regione Puglia Michele Emiliano, in un suo intervento oggi pomeriggio (16 aprile) nel corso della trasmissione “Pomeriggio cinque” condotto da Barbara D'Urso su Canale 5, ha praticamente dato il via libera ai titolari delle concessioni dei lidi sulle spiagge pugliesi per cominciare a preparare la prossima stagione estiva.
Nel corso del collegamento con la Puglia, la D'Urso si è collegata con Lido Morelli, al confine fra Ostuni e Fasano, dove alcuni proprietari dei lidi hanno effettuato una dimostrazione di come si pensa di organizzare il posizionamento di sdraio, tavolini e ombrelloni, nel più assoluto rispetto delle distanze di sicurezza fra i bagnati, con la speranza di poter consentire le tanto agognate vacanze estive in riva al mare.
A lido Morelli, con l'inviata di Canale 5, erano presenti per il collegamento con la D'Urso, Gabriele Lippolis, presidente di Confindustria Mezzogiorno e Puglia, Eliseo e Gianfranco Gallo, proprietari di Lido Morelli con annessa masseria e Angela Milone, direttrice del Parco delle Dune Costiere. Con tanto di metro in mano, è stata eseguita una dimostrazione pratica di come potrebbe essere organizzato il posizionamento degli ombrelloni per i quali si è ipotizzata una distanza di cinque metri (l'anno scorso erano distanziati di due metri e mezzo ndr) e con i lettini posizionati a tre metri e venti di distanza (lo scorso anno erano a 80/100 centimetri ndr). Per la cronaca a Lido Morelli erano sistemati negli anni scorsi circa 130 ombrelloni, che sarebbero drasticamente ridotti a meno della metà la prossima estate: ma poco importa, l'importante è ripartire.
Al contrario di quello che ha stabilito il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha deciso di chiudere completamente le spiagge libere della sua regione, Emiliano sta pensando di dare una mano al turismo pugliese, rendendo sicuri quanto più possibile i 900 chilometri di spiagge pugliesi, avviando una seria programmazione per il loro utilizzo. Emiliano intanto ha già emesso un'ordinanza che permette ai gestori dei lidi di effettuare le manutenzioni e i lavori di allestimento delle spiagge, previa comunicazione alla Prefettura.
Ma a cosa sta pensando, in concreto, il presidente Emiliano per la riapertura delle spiagge in Puglia?
«Noi ci riproponiamo di fare le cose fatte bene, con clama, con criterio e con prudenza – ha spiegato Emiliano alla D'Urso –. La Puglia ha 920 chilometri di coste: se ci organizziamo bene possiamo ospitare le stesse persone che abbiamo sempre ospitato. Noi non abbiamo mai preferito un modello di turismo di massa: amiamo le masserie, i piccoli paesi, le distanze, la privacy, il verde, gli ulivi, le spiagge dove possibilmente si possa trovare un angolino dove stare da soli. Questo modello di turismo esperienziale che abbiamo sempre coltivato vogliamo mantenerlo con delle regole, perché questi 920 chilometri di costa sono difficili da sorvegliare, da pulire, da organizzare. In proposito c'è un'idea lanciata dal sindaco di Lecce di immaginare una grande sorveglianza civile che ci consenta di ospitare tutti. E a questo proposito invito tutti gli italiani a prenotare le proprie vacanze in Puglia anche perché il mare è il luogo tra i più sicuri che si possa immaginare per la ripartenza perché c'è aria aperta e quindi i rischi sono relativamente più bassi».
Ma come pensa Emiliano di organizzare le spiagge libere, solitamente prese d'assalto dai bagnati che non hanno la possibilità di pagarsi un lettino o un ombrellone?
«Da sindaco di Bari – ha concluso Emiliano – ho aperto delle spiagge libere in passato per chilometri e chilometri (“Torre Quetta” e “Pane e Pomodoro” sul lungomare ndr) dove l'ingresso è gratuito, ma dove ci sono le stesse regole di un lido privato, con tanto di sorveglianza e attenzione e pulizia. Lo sforzo che dovremo fare fra pubblico e privato è gestire questi 920 chilometri di costa, “dal guasto viene l'aggiusto”, finalmente in modo strutturato e intelligente, in modo tale che ognuno di noi possa utilizzare al massimo questo patrimonio di bellezza che la natura e il Padreterno ci ha messo a disposizione».
E dall'organizzazione dell'utilizzo della costa per la Puglia sembra partita la “fase 2“ per debellare la crisi che ha prodotto il coronavirus, iniziando proprio dal rilancio del turismo, quello più colpito per l'economia della nostra regione. Ce la faremo? E quello che tutti ci auguriamo!
di Redazione
16/04/2020 alle 19:29:06
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